Il libro più noto del Canone Buddhista in una traduzione dall'originale in lingua Pali, che rispetta forma e sostanza del testo. Il “Dhammapada” espone, sotto forma di strofe poetiche, i concetti fondamentali del buddhismo antico. Il titolo dell'opera, composta probabilmente intorno al Terzo secolo a. C., significa "parole di Dharma" dove Dharma è termine derivato da una radice linguistica che significa "sostenere" e indica qualcosa di saldo e stabile: la parola è passata a indicare la legge che sostiene l'universo, tanto quella fisica quanto quella morale. La traduzione presentata in questo volume è stata condotta direttamente sull'originale in lingua pali: si è cercato di mantenerla il più possibile vicina al testo originale, ed è seguita da commenti che spiegano ogni strofa. Il commento illustra così passo per passo i principi fondamentali del buddhismo primitivo o delle origini, in modo semplice ma rigoroso, con l'intento di guidare il lettore, anche quello digiuno di buddhismo e di dottrine orientali, alla conoscenza dell'insegnamento del Buddha. |