Il Sufismo è l'ordine mistico che si è diffuso soprattutto nell'antica Persia sviluppando la corrente esoterica dell'Isiam, ma potrebbe essere considerato una filosofìa religiosa che racchiude l'essenza di tutte le religioni e di tutte le filosofìe.
Il messaggio Sufi è un 'espressione di quella libertà spirituale indispensabile per poter sviluppare una nuova coscienza e per questo motivo il Sufismo è indicato come la religione del futuro. I Sufi non riconoscono distinzioni di casta, di credo, di razza, di nazionalità. Essi considerano tutti gli antichi profeti e le guide dell'umanità non come numerose personalità ma come personificazioni della pura coscienza di Dio, come la manifestazione della Divina Saggezza che, sotto nomi e forme differenti, deve svegliare l'umanità dal sonno dell'ignoranza. Le loro opere, popolari in Oriente e tradotte in Occidente, sono considerate un vero insegnamento sia umano che di divina saggezza. Il sufismo è la filosofìa religiosa dell 'Amore, dell 'Armonia e della Bellezza ed il suo scopo è di dilatare l'anima e di espanderla fino a che la bellezza della creazione entri in essa e fino a che l'uomo diventi una espressione più perfetta possibile della divina armonia. Per elevare la coscienza, i Sufi fanno uso di quei sottili principi della natura che la logica razionale è nell'impossibilità di seguire. Nell'Ordine Sufi non ci sono règole di studio comuni a tutti i discepoli, ma ciascuno riceve l'insegnamento più adatto alla sua natura.
La seconda parte del libro, "Note di musica silenziosa", riporta circa seicento aforismi dell'Autore.
INAYATKHAN
Nato in India nel 1882, è l'uomo che ha il merito di aver portato il messaggio sufi al mondo occidentale. Dopo una giovinezza dedicata alla ricerca, approfondì lo studio della musica sacra peregrinando peri 'India per conoscere i grandi maestri. Incontrò i più grandi mistici di tutte le scuole del tempo e cominciò ad interessarsi al Sufismo. Durante un sogno ebbe la visione di un essere di luce che poi, sei mesi dopo, riconobbe essere il suo maestroSeyedMohammed Modani. Quest'ultimo iniziò Inayat coltivando in lui i doni della chiaroveggenza, della chiaroudienza e dell'intuizione. Inayat passò sedici anni offrendo il suo messaggio in America e in Europa e fondò una scuola a Surèsnes presso Parigi. Come la maggior parte dei grandi saggi non scrisse di suo pugno i libri che vengono pubblicati in suo nome ma i discepoli raccolsero le sue parole. Nell'autunno del 1926 tornò in India dove morì il 5 febbraio del 1927. |