In questo libro Frithiof Schuon - eminente interprete della Sophia perennis - dipana con la sua competenza assoluta problemi metafisici, teologici, cosmologici, antropologici e d'altro genere, illuminando così magistralmente, con la sua autorità indiscussa, l'antico patrimonio di sapienza spirituale che abbiamo ereditato dal mondo passato, ma che quasi mai abbiamo veramente compreso nella sua essenza. La ragione di questa nostra incomprensione sta nel crollo delle Verità spirituali e intellettuali, che rappresenta l'elevato prezzo pagato al trionfo di quel materialismo che caratterizza in maniera determinante la civiltà e l'epoca nelle quali viviamo. Il lettore ritroverà in questa raccolta di saggi, che spaziano dal mondo indù a quello biblico, dal mondo pellerossa a quello cristiano, il messaggio schuoniano cui è da tempo abituato: integrale, universale, atemporale e sempre rivolto sia alla nostra vita attuale, sia ai nostri fini ultimi. |
Schuon Frithjof - Filosofo e mistico svizzero, nasce a Basilea nel 1907. Dal 1930 al 1932 lavora come disegnatore d’arte a Parigi, senza tuttavia trascurare gli studi di orientalistica, compreso quello dell’arabo. Poco dopo si reca in Africa settentrionale per studiarvi il Sufismo, in questo periodo conosce il maestro sufi Cheikh El-Allauoi. Il seguito della sua vita è caratterizzato da una serie di viaggi in vari paesi orientali; rende visita due volte a René Guénon al Cairo – con il quale collabora per due decenni alla rivista Etudes Traditionelles – il suo soggiorno in India viene invece interrotto dalla Seconda Guerra Mondiale. Più tardi nel 1959 e nel 1963 Schuon soggiorna a lungo presso gli Indiani dell’America del Nord, stringe amicizia con personaggi eminenti e viene adottato dalla tribù dei Sioux. L’interesse per le civiltà orientali e in particolare per la loro arte ha permeato tutta la vita di Frithjof Schuon. Dopo aver vissuto per quarant’anni in Svizzera sulle rive del lago Lemano, si ritira negli Stati Uniti, dove muore nel 1998 |