“Il verbo di Pitagora” di Augusto Rostagni, uno dei più insigni filologi e studiosi di letteratura latina del XX secolo, è stata scelto, fra una serie di opere, tuttora valide nel panorama delle pubblicazioni sulla materia, per inaugurare la collana, trattando di Pitagora e della Sapienza pitagorica.
L’opera del Rostagni, come rileva lo stesso Autore, fu scritta anche con l’intenzione di uscire dai limiti della filologia moderna, quella stessa filologia che specialmente nell’ultimo secolo si è accanita con una critica essenzialmente demolitrice a distruggere la tradizione pitagorica e il ruolo fondamentale della Schola Italica, ritenendola un “mito” costruito nei secoli. Il “Verbo di Pitagora”, conserva un valore imperituro per quanto riguarda la sua interpretazione tradizionale delle dottrine pitagoriche, espressione della Sapientia Universalis nella forma Italica.
Augusto Rostagni (1892-1961) - Professore di Letteratura Greca presso le Università di Messina, Cagliari, Padova e Bologna, e, a Torino, prima professore di Letterature classiche e comparate e in seguito Ordinario di Letteratura latina e Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia. Socio di varie Accademie italiane e straniere, diresse dal 1923 al 1957 la «Rivista di Filologia e d'istruzione classica» insieme a G. De Sanctis, e, dopo la sua morte, da solo fino al 1961. Fu allievo del grande storico, da cui apprese il metodo storico e filologico e di cui condivise l’esigenza di rinnovamento degli studi classici, il rifiuto del classicismo retorico-umanistico e la propensione per la ricostruzione storico-culturale. Tra le sue numerose pubblicazioni ricordiamo Poeti alessandrini, Giuliano l'Apostata, Virgilio minore, Orazio, Classicità e spirito moderno, Svetonio De poetis e biografi minori. Di rilievo sono anche i suoi scritti minori, in particolare quelli sull'estetica antica. Augusto Rostagni è tuttora notissimo per le storie delle letterature latina e greca per i licei e per l’editio maior della Storia della letteratura latina, la cui stesura e le cui successive revisioni lo impegnarono fino al termine della vita. |