L’insegnamento del Buddha si caratterizza come uno strumento funzionale a liberarsi, effettivamente e non soltanto a parole, dalle incombenze che quotidianamente cagionano dolore e sofferenza nell’essere umano: inquietudini, timori, affanni fisici e psichici, ansie, preoccupazioni, vecchiaia, morte, ecc. Ed in ciò non vi è alcuna inclinazione banalmente consolatoria da accogliersi soltanto passivamente.
Il Risvegliato esige l’azione: anche la pratica meditativa, usualmente stimata quale emblematico modello di una “via contemplativa”, sarebbe da intendersi, in realtà, alla stregua di un’azione ben precisa, volta a conseguire altrettanto precisi fini.
Pur tuttavia l’originario insegnamento del Buddha è stato successivamente contaminato ed equivocato, orientandosi in direzione filosofica e devozionale. Il presente libro si propone di superare i molteplici fraintendimenti che spesso contraddistinguono lo studio del buddhismo in ambito occidentale, riportandone alla luce lo spirito autentico. |
Filippo Cavallari - nato a Roma nel 1986, dopo aver studiato Lettere e Filosofia presso l’Università “La Sapienza”, avvertendo una naturale inclinazione rivolta all’antica letteratura sanscrita, si reca in India. Durante tale soggiorno, approfondisce e coltiva il suo interesse negli ambienti tradizionali hindu, scoprendo un possibile modo di vivere estremamente distante da quello praticato oggi in Occidente. Successivamente, sempre sul suolo indiano, prosegue le ricerche nell’ambito dell’arcaica tradizione buddhista pali. Attualmente vive e lavora a Milano, continuando a dedicarsi a tali studi. |