Questo primo ponderoso volume, composto da più di settecento pagine, comprende il mondo vedico con le prime avvisaglie di carattere speculativo, il pensiero upanishadico, le dottrine posítiviste, il pluralismo dualistíco del Jainismo, la dottrina dei trattati epici, il teísmo della Bhagavadgìtà, l'idealismo etico della originaria dottrina buddhista, la speculazione delle scuole dello Hìnayàna fino alle argomentazioni metafisiche del successivo Mahàyàna; tutto qùesto costituisce, senza dubbio, una completa e particolareggiata rassegna del pensiero filosofico dell'lndía che il Radhakrishnan divide in quattro periodi fondamentali: il periodo vedicO (1500 a.C.-600 a.C.), il periodo epico (6oo a.C.-200 d.C.), il periodo dei Sútra (dal 200 d.C. in poi), il periodo propriamente scolastico che si potrebbe paragonare a quello di origine occidentale. In questo secondo volume, dedicato allo studio dei sei darsana brahmanici, ho adottato lo stesso schema e metodo di trattazione del primo. Ho cercato di attenermi a ciò che viene riconosciuto come il vero spirito, dell'interpretazione filosofica, vale a dire interpretare il pensiero degli antichi scrittori nel miglior modo possibile e metterlo in relazione ai problemi attuali della filosofia e della religione. Vàcaspati Misra, che ha commentato quasi tutte le scuole di pensiero indú, ha scritto su ciascuna di esse come se ne fosse stato un seguace. Per poter presentare in modo comprensivo le correnti di pensiero maturate nel passato, e riportate in molte opere di difficile interpretazione, è stato necessario selezionare, evidenziare e perfino criticare alcuni aspetti particolari, il che naturalmente tradisce il mio stesso modo di pensare. Dato che l'opera comporta molti giudizi su punti specifici, è forse troppo sperare che il libro sia esente da errori di valutazione; comunque mi sono sforzato di trattare in modo obiettivo l'argomento evitando di manipolare |