Della sapienza riposta della letteratura antica seguita da Dante di Carlo Vecchione è un testo del 1850 che si colloca nella linea “esoterica” degli studi su Dante. Suscitò grande empatia nel Rossetti, che ne fece materia per i suoi studi.
Nella vastità di testi dedicati al Sommo Vate, quest’opera appare particolarmente degna di nota per l’intento interpretativo che si propone, cercando di penetrare nel linguaggio ascoso che vela il Mistero contenuto nel poema. L’intenzione dell’autore è, quindi, ricollegare il “poema sacro” all’arcana sapienza di cui è nutrita tutta la storia del pensiero esoterico dall’antichità. |