I saggi qui riuniti coprono un arco temporale che abbraccia l’intero periodo creativo di Guénon, dal 1909 al 1950. Sarebbe però vano aspettarsi di trovarvi le tracce di una graduale evoluzione del suo pensiero: come Atena nasce già adulta e ben armata dalla testa di Zeus, così la visione metafisica di Guénon appare già compiuta fin dal primo saggio sul Demiurgo – pubblicato a ventitré anni –, in cui egli affronta il millenario quesito «unde malum?», rispondendo con la disinvoltura e la paziente meticolosità di chi svolga una dimostrazione di ciò che dovrebbe risultare a tutti ovvio, o desumibile da alcune nozioni universali di immediata evidenza, quali l’infinito, l’essere e il non-essere, il manifestato e il non-manifestato, l’unità e la molteplicità. E fedele a quella visione, incentrata sugli assiomi che nelle civiltà tradizionali definiscono l’ordine del mondo e il percorso iniziatico di realizzazione spirituale, Guénon nei quarant’anni successivi si adopera instancabilmente a rettificare le confusioni di pensiero e le aberrazioni terminologiche che vede diffondersi nel mondo moderno, chiarendo i rapporti fra monoteismo e angelologia, il significato delle idee platoniche, la distinzione fra spirito e intelletto, le valenze metafisiche della produzione dei numeri e della notazione matematica, irridendo la concezio- ne profana delle arti e delle scienze o i tentativi di mettere sullo stesso piano pensiero individuale e sapere tradizionale – sempre con il geometrico rigore che lo caratterizza fin dall’inizio. |
René Guénon - (Blois 1886 - II Cairo 1951), antropologo francese naturalizzato egiziano. Studioso delle antiche simbologie orientali e occidentali, ha sostenuto la tesi della comune origine di tutte le credenze religiose e delle pratiche rituali. Alcune delle sue opere dottrinali fondamentali saranno abbozzate nella rivista La Gnose, da lui fondata nel 1909 e che vivrà poco più di due anni. Incomincia a pubblicare i suoi libri nel 1921, e il suo lavoro di esposizione delle dottrine tradizionali si sviluppa a Parigi fino al 1930. In quest’anno parte per il Cairo, dove si stabilirà definitivamente; è in Egitto che la sua opera di chiarificazione dottrinale proseguirà per un ventennio, fino alla morte nel 1951. |