Accogliendo le forme del lai e della lirica, proiettando il protagonista verso diversi mondi possibili Il bel cavaliere sconosciuta (1200 ca) di Renaut de Beaujeu segna un momento importante e di felice innovazione nella storia del romanzo arturiano. Nella Città Devastata Guinglain affronta e supera la prova dell´Orrido Bacio - "lo fissava senza distrarsi, /e senza agitarsi; / era stupito / di quella bocca così rossa. / Il serpente si slanciò verso di lui e lo baciò sulla bocca" - liberando dall´incantesimo e dalle spoglie del serpente una bellissima fanciulla, Blonde Esmeree, che sarà la sua sposa. ´Laltro mondo è quello dell´isola d´oro, dove Guinglain ha incontrato e amato una fata, la Pucele, dove è stato felice. ´Leroe si sposta da un livello all´altro attraverso momenti di ricordo di turbamento che non presentano però lo spessore di un profondo conflitto interiore, le sue azioni e i suoi sentimenti sono reversibili, come in un bel gioco romanzesco, Il finale resta aperto alle audacie della metanarrazione e della galanteria se la dama per cui Renaut de Beaujeu ha scritto il romanzo si mostrerà con lui meno crudele, allora l´autore farà sì che Guinglain possa incontrare ancora la fata dell´isola d´Oro |