Dono divino o semplice debolezza umana, le lacrime salgono dai luoghi più nascosti della nostra coscienza. Scavano l’interiorità, e nessuna parola potrà mai svelarne il mistero. Quando tutto sembra finire e tocchiamo il fondo, quando crediamo che niente ci possa salvare dalla notte più nera, e tutto scompare nelle lontananze senza orizzonte, il pianto ci libera dalla muta disperazione, e sentiamo che la nostra anima lentamente si trasfigura e si purifica, cominciamo a volare oltre le brume delle apparenze terrene, lì dove le immagini perdono consistenza e si trasformano… con le lacrime ci avviciniamo a ciò che non si racconta, a ciò che non riesce ad avere voce, all’armonia del silenzio, quella che lambisce l’orecchio interiore. Fioriscono immagini, e le forme scompaiono e rinascono in uno scorrimento inesausto… una nuova sensibilità vibra nelle profondità segrete della coscienza, dove le cose invisibili prendono forma e dialogano con Dio. |