Il simbolismo della scacchiera, oggi associata principalmente al gioco degli Scacchi e della Dama, può essere considerato uno degli archetipi più universali, ricorrendo la struttura a quadri bicromi nell'architettura, nel designer, nell'arte ma anche nel fumetto e nelle nuove forme espressive legate al mondo digitale, mentre le partite attorno al tavoliere sono un tema riproposto continuamente nella letteratura e nel cinema.
In questo testo sono indagati i motivi che hanno reso lo schema a scacchi un veicolo di trasmissione di una vastissima gamma di significati, ricostruendo il percorso che, a partire dall'alba della civiltà, ha visto affermare i suoi elementi costitutivi, quali la dicotomia bianco e nero, il quadrato, il numero 64 e i principi riconducibili alla stessa dimensione ludica, alla quale, in ogni cultura, è stata riconosciuta una valenza sacra. Attraverso un viaggio che dai reperti votivi riconducibili alla Dea Madre passerà attraverso i sepolcri etruschi e miceni, le cattedrali medioevali e le cappelle templari, per arrivare al tempio massonico, vedremo come la scacchiera abbia offerto all'uomo lo spazio in cui muoversi per elaborare i cerimoniali per i momenti di passaggio, per affermare la propria capacità razionale e intellettiva e per gettare le basi per i vari percorsi di elevazione spirituale.
Il testo, oltre a sfatare alcuni luoghi comuni, fa luce sulla straordinaria ricorrenza della scacchiera in ogni civiltà ed epoca, dove essa compare in associazione con gli stessi elementi. |