Ouspensky era un maestro della parola, sia parlata, sia scritta. Era un insegnante, soprattutto, e i cinque lavori riuniti in questo libro sono il frutto dell'opera di un uomo che non si limitava a scrivere - avendo anzi scarsa fiducia nella parola scritta come mezzo principale per giungere alla Verità -, ma trasmetteva direttamente Il suo insegnamento, secondo I canoni tradizionali della scuola iniziatica. Gli studi e le ricerche di Ouspensky si concentrarono sempre su quegli aspetti dei sapere e della conoscenza che fossero al di sopra e al di fuori dei campi tradizionali, essendo egli dell'opinione che i professori uccidono la scienza, cosa come i preti uccidono la religione. Ouspensky sosteneva infatti l'importanza dei lavoro su se stessi nell'ambito di un gruppo o di una scuola, con lo scopo di un risveglio del proprio io, mediante la tecnica dell' “autoricordo” . Il risultato era il conseguimento di una coscienza oggettiva che conduceva spontaneamente al sapere esoterico. In questo libro sono raccolti gli insegnamenti e le conferenze E. tenute da Ouspensky in diversi anni. Si tratta di cinque saggi brevi relativi al seguenti argomenti: Memoria, Personalità apparente. Autovolontà, Sentimenti negativi, Note sul lavoro. Di particolare Importanza l'ultimo saggio per quanti decidessero di Intraprendere il “lavoro” su se stessi. |