«Che un ellenista "devii" dalla sua strada per interessarsi a delle giapponeserie può stupire, persine scandalizzare. Gli si perdonerà, tuttavia: ognuno ha diritto a un giardino segreto, purché sia di modeste dimensioni, e ha dunque licenza di lasciare, fugacemente, il Mediterraneo sorgente di ogni cultura. «Non reclamo, tuttavia, circostanze attenuanti. Gli uomini eruditi in cose mitiche sanno che vi sono strane analogie tra due dee, Demetra la greca e Amaterasu la nipponica: sono deità benevole, promotrici delle dìverse forme dello slancio vitale, ma possono mutarsi in temibili Madri Collera che annientano ogni possibilità di vivere sulla terra. E solo un atto magico può placarle, restituirle alla loro vera natura: una giovane donna o dea scopre il suo sesso e mette fine alla rottura dell'ordine naturale scatenando un riso cosmico». Inizia in questo modo l'opera di Pierre Leveque, grazie al quale il lettore italiano potrà scoprire la struttura, la genesi e il senso profondo dei miti giapponesi. |