L'obiettivo principale di questo libro è di far conoscere e mostrare, secondo un metodo, diverse tecniche utili alla pratica del combattimento a mano nuda, perse, dimenticate o snaturate. Esso rappresenta una sintesi originale tra le arti marziali giapponesi e quelle cinesi, e vuole essere uno stimolo per tutti gli appassionati e i praticanti d'arti marziali affinché inizino una riflessione critica su una pratica che, per il momento, non offre loro nessun avvenire oltre i quarant'anni. Kenji Tokitsu, dopo anni di pratica, di studio e di ricerca, arriva a tracciare le coordinate fondamentali che permettono di praticare un'arte marziale a mano nuda con una progressione che duri tutta la vita. L'immagine leggendaria del vecchio maestro che, nonostante l'età, non solo non perde la sua efficacia, ma addirittura è in grado di aumentarla, trova qui la sua spiegazione senza misteri né misticismi. Si tratta di capovolgere l'idea secondo la quale la pratica delle arti marziali deve essere dura e penosa e di affermare invece che essa può svilupparsi e consolidarsi, raggiungendo ben altre mete, se si ricerca uno stato di rilassatezza, di permeabilità del corpo e dello spirito che permetta una grande disponibilità energetica. In generale l'allenamento nel budo è estenuante. Quando il corpo sarà invecchiato, che cosa rimarrà da consumare? Nella Via che in questo libro si propone, l'efficacia viene costruita e sviluppata in perfetta sintonia con la ricerca del benessere, quale base per lo sviluppo della sensibilità che viene aperta all'esterno come prolungamento di ciò che si sente nel proprio corpo.
INDICE
Prefazione
Introduzione
La scuola shaolin-mon: l'arte marziale del futuro e le sue fonti tradizionali
I. L "apporto delle arti marziali giapponesi e cinesi tradizionali e l'elaborazione di un metodo
- 1. Il mito dell'arte marziale
- 2. Lo zen e l'immagine del Budo
- 3. Il kendo e l'immagine ideale del Budo< >
- 4. La complessità del combattimento nel Budo
- 5. L'ultima tappa del kendo: il fondamento del Budo
- 6. Come il karaté può diventare Budo
- 7. Difficoltà e facilità del karaté
- 8. L'arte marziale e la durata: la storia del macellaio taoista
- 9. Critica delle posture abituali nel karaté
- 10. Il taiji quan e il modo di realizzare i gesti nell'arte dei combattimento
- 11. Lo studio tecnico del taiji quan
- 12. La lentezza: una formazione minuziosa dell'efficacia
- 13. La distensione: rendere il corpo permeabile per mobilitare la forza
- 14. Il movimento lento: movimento dell'energia interna
- 15. La durezza, l'aspetto occulto del taiji quan o le due grandi correnti dell'arte del combattimento cinese
- 16. L'aspetto nascosto del taiji quan
- 17. Le tappe della progressione nel taiji quan
II. Complementarietà dell'aspetto gestuale e dell'aspetto energetico: le tecniche di base della scuola shaolin-mon
- 1. Le tecniche gestuali di base: come rendere i gesti più efficaci
- 2. "Contrazione aperta" e "contrazione chiusa"
- 3. Il tanden....................7. La forza visibile e la forza non visibile
- 8. Il ruolo delle tecniche non visibili
- 9. Come arrivare vicino al corpo dell'avversario senza farsi toccare? - 10, Come lanciare un attacco efficace senza distanza di accelerazione? - 11. Efficacia e immagine del corpo
- 12. La decontrazione
- 13. La distensione e l'integrazione della forza
- 14. Le diverse forme di tsuki
- 15. Le tecniche di calcio: keri
- 16. L'utilizzazione del keri
- 17. I traumi causati dall'esercizio dei calci ampi
- 18. L'arte durante tutta la vita
- 19. Le tecniche energetiche: esercizi di base
- 20. Gli esercizi dì energia interna utilizzati nell'arte del combattimento
- 21. Naikan-ho: il metodo di introspezione del monaco zen Hakuin
- 22. Zhan-chun o ritsu-zen
- 23. Un esercizio di energia praticato nel taiji quan
- 24. Il metodo di shoshuten (xiao zhou tian)
- 25. Il kata go gyo ken
- 26. Complementarietà tecnica dell'aspetto gestuale e dell'aspetto energetico I
III. Kata
- 1. Che cosa è un kata?
- 2. Il significato dei kata
- 3. I kata sono portatori di un senso che non si sa decifrare
- 4. La ripetizione
- 5. La dualità dei kata: il positivo ed il negativo
- 6. Come dobbiamo esaminare un kata?
- 7. Un modello d'evoluzione dei kata
IV. L'allenamento e l'insegnamento
- .
- 1. L'introspezione
- 2. L'estensione della sensibilità nello spazio circostante
- 3. Il rapporto con l'avversario
- 4. In quale direzione cercare l'efficacia: prò e contro l'esercizio del makiwara
- 5. Il paradosso dell'efficacia del colpo
- 6. Un'esperienza sull'efficacia del karaté
- 7. L'efficacia e la sensibilità
- 8. Il tanden e la distensione del corpo
- 9. Composizione degli allenamenti
- 10. L'iniziazione agli esercizi interni: la presa di coscienza della sensibilità
- 11. La respirazione
- 12. Ritsu-zen - 13. Un esempio di esercizio che lega l'interno e l'esterno Gohò: i cinque movimenti principali
- 14. Gli esercizi esterni
- 15. I tre movimenti di frusta
- 16. Sashi-te
- 17. Tsuki-waza: tecniche di pugno
- 18. I keri-waza: calci
- 19. Gli spostamenti
- 20. Gli esercizi in coppia
- 21. Kumite: l'allenamento al combattimento
- 22. Il modo di trasmissione del Budo
V. Il combattimento nel Budo
- 1. Il superamento del combattimento attraverso il suo approfondimento
- 2. La coscienza dell'essere nel Budo
- 3. Il Budo e il pensiero tradizionale giapponese
- 4. Come gli occidentali possono praticare il Budo?
- 5. Il registro del combattimento nel Budo
- 6. Il senso dei limiti del kendo
- 7. La progressione energetica e percettiva nell'arte del combattimento
- 8. Le cose acquisite
- 9. Descrizione dì un combattimento al più alto livello
- 10 Le tecniche segrete del Budo e la trasmissione dell'energia a distanza
Conclusioni e prospettive
Glossario
Indice dei nomi propri Pagine 203 |