L'Androgenes Hermeticus, qui per la prima volta tradotto e pubblicato in italiano, è un testo anonimo, stampato a Lione nel 1680 presso Joannes de Trevis, editore di altre opere del Santinelli, ed è composto da due piccoli trattati in latino sulla Pietra Filosofale: Minera Philosophorum e Radius ab Umbra, con l'aggiunta di un Dialogo fra Maestro e Discepolo in cui, a detta dell'Autore, è descritta l'Opera dal principio alla fine. A seguito di lunghe ricerche, la Curatrice ne ha attribuita la paternità al marchese pesarese Francesco Maria Santinelli, alchimista (sotto lo pseudonimo di Fra' Marc'Antonio Crassellame), poeta brillante e valente spadaccino. Il primo trattato espone sinteticamente, ma con una chiarezza difficile da incontrare in altri testi ermetici, tutto quanto necessita per effettuare l'unione della coppia regale, la Coniunctio Oppositorum, fino al frutto del parto regale, il Rebis; il secondo è un testo più di tipo filosofico, e presenta molte analogie con il commento della Lux obnubilata, ode alchemica dello stesso Autore, di cui potrebbe definirsi una sintesi. Infine, nel Dialogo, le domande del Discepolo vertono sulla "materia prima", sull'oro vivo dei Filosofi, sulla differenza tra mercurio volgare e Mercurio dei Saggi ecc., ed ottengono dal Maestro risposte adeguate ed estremamente comprensibili, con precisi accenni alla "moltiplicazione" e alla "proiezione". |