Tutto ha inizio a Gerusalemme, circa duemila anni fa, quando un uomo di nome Gesù venne crocifisso per ordine del procuratore romano Ponzio Pilato. Di lui circolarono nel Medioevo un numero sterminato di reliquie. Ma quelle che più hanno affascinato poeti, scrittori, studiosi e tutto l'Occidente fino ai giorni nostri sono state il Graal e la Sindone, gli oggetti simbolo legati al sacrificio di Cristo e alla speranza di redenzione. Quasi che l'uomo occidentale non abbia mai smesso di credere al potere delle reliquie. E qui comincia un viaggio fra storia, mito e leggenda. Passando al vaglio una mole straordinaria di documenti storici e letterari, l'autore ha analizzato e ricostruito ampie regioni del passato: il contesto narrativo medievale in cui nacquero i racconti graaliani, dal Perceval di Chrétien de Troyes al Parzival di Wolfram von Eschenbach; le vicissitudini dei templari, dalla fondazione dell'Ordine fino al processo e alla soppressione; le testimonianze contenute nel Vangelo e nei testi più vicini all'epoca di Cristo; le parentele dei primi detentori ufficiali della Sindone. Il primo a esporre il lenzuolo funebre di Cristo verso il 1356 fu, infatti, Goeffroi de Charny 1, nipote di quel Geoffroi de Charny, templare Precettore di Normandia, bruciato sul rogo dall'Inquisizione nel 1314. Ma come arrivò la Sindone in mano ai templari? Perché i romanzi del cielo sul Santo Graal avevano invece attribuito ai templari la custodia del calice dell'ultima cena? E una lunga storia. L'autore la racconta con il suo stile accattivante e leggero, in tutte le sue sfaccettature, fino ad arrivare a una conclusione che non mancherà di far discutere. |