Nessuna notizia ci è pervenuta intorno alla vita di Marco Manilio ed è dall'esame delle sue opere che possiamo trarre ragguagli circa il tempo in cui visse e in cui scrisse. L 'ASTRONOMICON fu sicuramente scritto stante l'autore in età matura, nei primi decenni d. C., e molto probabilmente mentre Manilio frequentava la corte imperiale romana. L' opera costituisce uno dei maggiori documenti d'argomento astrologico tramandatici dall'antichità. Essa e ripartita in cinque libri cui tre detti "isagogici", o introduttivi, e due "apotelesmatici", o predittivi: il che, in termini più comuni, significa che l'autore presenta dapprima tutta la dottrina astrologica e poi si dedica all'esposizione delle sue applicazioni.
Nei cinque libri l' autore parla di simpatia cosmica che salda il cosmo nelle sue parti e che unisce l'uomo, la mente umana alla mente divina che sono l'espressione di un tutto organico.
Il primo è dedicato all'astronomia, con una descrizione del cosmo che comprende le ipotesi sulla sua origine, le stelle, i pianeti, i circoli celesti, le comete;
Il secondo analizza le caratteristiche dei segni dello zodiaco e le possibilità offerte dalle loro congiunzioni;
Il terzo descrive il modo di determinare l'oroscopo e analizza le dodici sorti soffermandosi sul Locus Fortunae;
Il quarto analizza i segni zodiacali ed il loro influsso sui corpi umani;
Il quinto esamina i segni extra-zodiacali.
L'ultimo capitolo di quest'opera si conclude bruscamente; molti studiosi hanno quindi ritenuto che si tratti di un'opera incompiuta che l'autore non poté completare a causa del suo decesso oppure, secondo altre fonti, a causa del bando contro gli astrologi indetto da Tiberio all'inizio del proprio principato.
Questa traduzione italiana è l'unica esistente e fin dal suo primo apparire, nel lontano 1981, si è rivelata una principali fonti di documentazione e di ricerca sia per il mondo accademico e scientifico sia per il variegato mondo delle scienze congetturali e paranormali. www.libriepensieri.com |